Ritratto di Andrea Caramanna
Autore Andrea Caramanna :: 15 Maggio 2017

Nella storia del cinema alcune inquadrature sono memorabili, anche quando le caratteristiche principali sono stereotipi sempre usati. Il video di oggi ci presenta una selezione impegnativa, ma fulminante, di appena cinque esempi

Barry Lyndon

Nella storia del cinema alcune inquadrature sono memorabili, anche quando le caratteristiche principali sono stereotipi sempre usati. Il video di oggi ci presenta una selezione impegnativa, ma fulminante, di appena cinque esempi. Si tratta di riprese che contemplano sempre la figura umana.

In particolare abbiamo la ripresa fatta sopra le spalle di un personaggio. Questo tipo di inquadratura è davvero frequente nei dialoghi che spesso sono strutturati con il cmpo e controcampo dei soggetti. Riguardano infatti due personaggi, laddove uno è ripreso di spalle. Ma Cinefix è riuscito a scovare un tipo di questa inquadratura davvero originale, come quella in Paris, Texas di Wim Wenders. Impossibile non ricordarsela, è uno dei momenti più emozionanti del film.

Molto interessante è quella che vede due soggetti disposti su un'asse. In questo caso la composizione è estremamente raffinata come in Persona di Ingmar Bergman. I due soggetti  ripresi molto da vicino è come se costituissero una immagine particolare, laddove si stabilisce una sorta di intimità tra corpi, ma dove respiriamo il contrsto nei sentimenti violenti rappresentati.

In The Master, di Paul Thomas Anderson c'è una scena che francamente ci eravamo dimenticati. Adesso a rivederla, comprendiamo quanto sia stata sottile la scelta di Anderson nell'affiancare due soggetti, uno a destra, l'altro a sinistra, sullo stesso asse. Tutto normale? Niente affatto, in realtà tra i due corpi c'è un evidente squilibrio dovuto alle proporzioni, che mette davvero ansia e non solo.

Si chiude questo bel saggio con le inquadrature di gruppo. Qui ci sarebbe da parlare all'infinito. Dispiace che non siano citati Griffith e soprattutto Eisenstein. In ogni caso, per quelle di piccoli gruppi ci sembra giustissima la scelta caduta su Barry Lyndon  con le note ispirazioni derivanti dalla pittura del Settecento.

Bellissima è poi la scelta dei gruppi di automi umani in Metropolis di Fritz Lang. Si tratta di una delle immagini che sono più impresse nella memoria dello spettatore cinematografico.

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